La competition class viene spesso confusa con una sorta di open mat, cioè fondamentalmente la differenza fra una classe normale è una competition sta nell’assenza di una parte tecnica e nel numero di rounds.
Ma è veramente utile ai fini di una competizione solamente lottare tanto e fare qualche drills? Non si può davvero fare di meglio per simulare la gara?
Secondo noi si…si può fare molto di più.
Per strutturare la nostra classe competition le domande che ci siamo posti sono:
– quali sono le sensazioni che si provano in gara?
– quali abilità o caratteristiche fisiche vanno allenate?
– quali sono le situazioni di competizione da emulare per poter mantenere lucidità nel momento in cui capiteranno in gara?
Andiamo ad analizzarle.
Il primo problema è quello della sensazione di stanchezza (specialmente alle gambe) già dalla prima lotta. Questo è ovviamente un effetto dovuto all’adrenalina e possiamo fare 2 cose per fronteggiarlo:
- La prima è utilizzare delle super serie esercizio fisico/drill , cioè andare a fare ad esempio 30 secondi squat jump e 30 secondi knee slide. Questi lavori fatti alla dovuta intensità dovrebbero far si che si arrivi al passaggio di guardia con le gambe già provate dallo sforzo e quindi si stimola il cervello e il fisico a continuare ad attaccare anche se la sensazione di stanchezza sembra limitarci.
- La seconda, nella fase di sparring, settare un group training a gruppi di 3-4 persone e fare round corti, ad esempio da 2 minuti, in cui mantenere un alta intensità e settare 30 secondi di recupero in cui tutti i membri del gruppo eseguiranno per tutto il tempo uno di questi esercizi (generalmente si cambia ogni turno): jump squat, push up, sprawl. Ogni esercizio ci farà cominciare il round in deficit: o con le gambe stanche, o con le braccia stanche, o con i battiti alti.
Il secondo problema è che spesso le emozioni offuscano la presenza mentale e fanno si che non si vada a cercare il nostro main game, a volte perchè lasciamo l’iniziativa all’avversario, a volte perché decidiamo inspiegabilmente di cambiare la nostra strategia nel mezzo della lotta…sostanzialmente accade che pur avendo dei punti forti ci blocchiamo specialmente nella fase iniziale e non riusciamo ad instradare la gara nella direzione che vogliamo.
A tal proposito introdurre una sessione di drilling libero è molto utile specie se i drills vengono eseguiti su questi temi:
– chiamata di guardia e ribatamento 1 minuto per uno
– proiezione (la sola entrata) 1 minuto per uno
– passaggio di guardia su chiamata del compagno 2 minuto per uno
– fast submission partendo da in piedi 1 minuto per uno
Questo lavoro è importante per avere una risposta rapida e spontanea alle situazioni più ricorrenti in gara, la cosa importante è che vengano eseguite seriamente e utilizzando la nostra reale tecnica che useremo in gara: se stiamo lavorando la chiamata di guardia essa va eseguita come la faremmo in gara e dovrò attaccare il ribaltamento (o presa di schiena) che ho intenzione di utilizzare in gara con al massimo una variante di esso, eseguire ogni volta una tecnica differente o una chiamata di guardia non reale farebbe perdere di senso a tale esercizio.
Un altro esercizio molto importante è quello che noi chiamiamo “stamina”. Questo può essere eseguito dopo i drills o a fine allenamento dopo gli sparring e ha come scopo la concatenazione di passaggi e l’incremento della capacità di eseguire movimenti tecnici per tempi prolungati (come avviene quando si passa una guardia in gara…è molto difficile che si riesca eseguendo un unico movimento).
Funziona in questo modo:
– 30 secondi di knee slide per uno (si prende solo la posizione di passaggio senza scivolare fuori dalla mezza guardia)
– 30 secondi knee slide to leg drag (ci si ferma nella stessa posizione di prima, sostanzialmente in reverse dela riva e si va in leg drag sulla gamba alta della mezza guardia)
– 30 secondi knee slide to leg drag to duck under stessa situazione dell’esercizio precedente ma il compagno dopo il leg drag fa un uscita di bacino e porta la gamba libera in alto come se volesse rientrare e in chi fa l’esercizio ci passa sotto eseguendo appunto il duck under pass
Ovviamente la sequenza va fatta senza recupero e una volta uno, una volta l’altro. Al termine ogni persona eseguirà i tre movimenti di fila quindi 30”+30”+30”.
Per quanto riguarda lo sparring a parte il group training che è parte del core del competition training ma che può durare un massimo di 30 minuti, si possono eseguire varie forme di sparring.
Banalmente uno sparring libero è una scelta valida in modo che i ragazzi possa o mischiarsi e lottare con persone che non erano nel gruppo.
Altre buone scelte è il match and rematch dove una volta per uno si sceglie la posizione di partenza facendo due round di fila con la stessa persona (indicato quando si ha un livello eterogeneo).
Il comp round (who score first win) è anche molto utile: partendo da in piedi il primo che fa punto vince e si ricomincia in piedi.
Ultimo in ordine perché è bene farlo alla fine il 1 minute round: viene messa una sola coppia al centro e si simula l’ultimo minuto di gara, non è importante come si vince basta portare la lotta a casa, per questo fatto alla fine quando la stanchezza si fa sentire può aiutare a capire quale possano essere le strategie corrette da adottare. Il fatto di essere soli al centro con la gente che guarda è anche un sistema per far abituare gli studenti alla pressione delle persone che guardano come accade in gara.
In ultimo il comp si chiude con o l’esercizio STAMINA sopracitato, o con 3 round da 1 minuto di sprawl/situp for single leg/kimura crunch (addominali).
10 sprawl/ o situp for single leg è ottimo chiamarli ogni 20/30 minuti circa di lezione per cambiare il ritmo della classe.
Ultima regola importante per simulare la gara…NON SI BEVE ACQUA, solo il coach può dire quando bere, generalmente non concedete più di due pause per bere.