Quando decidiamo di aprire una nostra propria accademia di jiu jitsu brasiliano dobbiamo prima farci le giuste domande ed una volta trovate le risposte agire in una direzione più tosto che in un altra.
La prima domanda è vale la pena aprire un mio team o è maglio rimanere affiliati a qualcuno?
Analizzando il nostro paese vediamo che nascono team nuovi quasi ogni anno e generalmente sono team non affiliati a nessuna squadra internazionale. ll che significa che molti abbandonano le proprie scuole madri per fondarne una propria. La motivazione non è spesso chiara, può essere a causa di un antipatia o un litigio tra head coach e un altra cintura nera, o per causa di una differenza di obbiettivi, o semplicemente perché si viene colti dall’idea di creare il proprio business.
In realtà separarsi generalmente indebolisce ambo le parti, ma probabilmente chi si separa da un team storico sarà quello che avrà vita più difficile, perché?
La prime difficoltà stanno nel fatto che ogni accademia e insegnante/atleta, creano a lungo andare un brand attorno a loro stessi e di conseguenza un prodo che è da più tempo sul mercato ha sicuramente una credibilità consolidata a fronte di un qualcosa che sta nascendo con tutte le difficoltà e incertezze del caso.
Ma noi abbiamo deciso che vogliamo proprio aprire la nostra scuola, pur sapendo quanto poco spazio ci sia in Italia per nuove realtà data l’ingombrante presenza di vecchi super maestri e rinomati atleti di fama consolidata, a noi piace la sfida e quindi apriremo la nostra scuola.
Il primo passo è ovviamente la scelta del nome…e qui di solito non ci si sta troppo a pensare, basta che suoni bene e via.
In realtà il nome influenzerà anche il logo e il logo finirà su magliette, kimono etc…in più lo utilizzeremo per i siti, i social e chi più ne ha più ne metta.
Ha quindi una grande importanza, meglio ancora se lo scegliamo che abbia un significato.
Se un domani avrete intenzione di inserire altre attività evitate di accostarci la parola “jiu jitsu” fate si che il nome suoni bene da solo e si presti ad altre attività ad esempio se scegliamo “predator jiu jitsu” e decidiamo di aprire poi una palestra dove farete yoga…”predator yoga” non suonerebbe molto invitante.
Noi abbiamo scelto FLOW per il senso di dinamicità e abbiamo scelto un onda come logo poiché rappresenta la forza inarrestabile dell’acqua, così che queste scelta potesse avere un significato e potesse essere applicabile a varie discipline.
Il secondo passo è appunto il logo: questo dovrà essere di impatto, ma anche semplice da stampare, ricordate che è un logo non un disegno..se non vi vengono idee cercate su i vari motiri di ricerca, studiate i loghi di altre scuole e cercate di buttare giù un idea….non preoccupatevi se somiglia a qualcosa, nel mondo della grafica è tutto già stato fatto puoi solo modificarlo al meglio.
Il terzo passo lo vedremo nel prossimo post che analizzerà al meglio le pratiche burocratiche e i costi iniziali per essere in regola con lo stato e le federazioni.