31 Gennaio 2023 wp_1810790

Lo sparring è il momento sicuramente più divertente di una classe, ma proprio perché lo è il problema è che si tende più a dare sfogo ai propri istinti che a lottare intelligentemente.

Questo è dovuto al fatto che viene interpretato più come un momento o ludico o competitivo e meno per quello a cui realmente serve: sperimentare e verificare.

Infatti non è neanche troppo corretto chiudersi in una strategia tecnica consolidata, questo può essere buono in certi periodi pre gara per diventare sempre più “confident” nel proprio game plan, ma farlo costantemente impedisce la crescita tecnica diventando competenti solo in certe posizioni trovandosi in difficoltà non appena si esce da determinati schemi.

E allora come si deve approcciare allo sparring? Che tipi di sparring si possono utilizzare e quando utilizzarli?

Il comunissimo sparring libero è uno strumento potente quanto spesso inefficace specie nelle cinture più basse…dare libertà di scegliere un vino in una cantina sconfinata a chi il vino non l’ha praticamente mai bevuto non ha molto senso.

Su questa base la forma migliore da utilizzare per far imparare una tecnica e esplorarne le varianti per rispondere alle reazioni più comuni (quello che è la creazione della competenza) è sicuramente il “match and rematch”:

Una coppia fa due round da 3 minuti. Per un round uno studente parte dalla posizione spiegata in modo da essere obbligato nel cercare di applicare la tecnica in esame, lo sparring poi prosegue normalmente. Al termine dei tre minuti si inverte il ruolo dei due studenti.

Se si sta dirigendo un aula “avanzata” (rivolta quindi ad un pubblico che abbia almeno un anno di bjj) uno strumento altrettanto utile è il “free positional” dove seguendo la stessa modalità del match and rematch normle, m invece di imporre una posizione specifica una volta per uno si sceglie liberamente da dove iniziare. Questo tipo di sparring è utile per allenare i propri punti forti, o propri punti deboli.

Questo tipo di sparring può essere utilizzato anche in un comp training nella forma del group training (utile per gestire una classe con molte persone e con livelli differenti). Si fanno gruppi da 3(o più) persone e una persona rimane al centro per due round poi esce e rimane l’ultimo entrato che a sua volta lotta con chi era fuori. I round devono essere tra lunghi tra i 2 e i 3 minuti, se ci si concentra sul qualitativo è utile utilizzare il “free positional” ossia chi entra de ide da dove partire.

Se invece si vuole usare un group training per fare resistenza e gestione dello stress mentale le lotte non avranno una posizione di partenza, ma tra un round e l’altro ci saranno 30 secondi di jump squat o flessioni o burpees.

Un ultimo tipo di sparring utile per chi gareggia è il “one minute round” il suo scopo è simulare l’ultimo minuto di gara per imparare a gestire strategicamente questa situazione, capendo quale azione sia consona quando si ha poco tempo, quando è il momento difare strategia e quando è il momento di essere aggressivi. Il one minute round si fa una sola coppia alla volta, qualora si voglia aumentare lo stress per chi è dentro si sceglie un coach tra i presenti per ogni studente.

Siate parsimoniosi che questo tipo di sparring perché troppo agonismo non controllato può far sorgere infortuni, o comunque non tutte le persone sopportano tale carico di stress emotivo.

Ovviamente si possono combinare queste forme di sparring tra loro e con lo sparring normale per combinazioni ottimali.